Nel breviario appuntato della ricca, poi Santa, Cristina, vicina al Ponzo, appaiono note che lo riguardano.
La vergine trovò il metodo per rimanere intatta negli anni facendosi possedere sessualmente dai servi che vivevano al suo palazzo, i condomini, rivestendo la di loro verga con budello di maiale ingrassato doppio e cucito per agevolare lo scivolamento nel suo buco magico preservando la propria verginità.
Inutile dire che queste azioni diedero nome al rivestimento in condom perché usato dai condomini e il 27 febbraio, quando venne scoperta dalla madre superiora sull’iniziare dell’amplesso, Cristina giurò che il Ponzo le aveva insegnato questo metodo, unico, per cucire su misura il contenitore per il salame. La superiora dopo averlo a lungo provato interruppe la sua dieta vegetariana per passare all’insaccato, visto che durava di più.
Si dice che, dopo un tradimento, Cristina tagliò il pene di Ponzo castrando la favella del Santo che si ritrovò senza parole.